Durante il gran finale del Festival dei due Mondi di Spoleto ideato dal compianto Maestro Giancarlo Menotti, il poeta Sandro Costanzi e il dott. Luca Filipponi chiamano a raccolta i poeti del Raggio di Maggio presso la Bottega dell'Arte di Katy Laudicina.
Così, in una sera d'estate si materializzano tra le opere pittoriche della Galleria, le immagini poetiche procurate e indotte dal quieto caldo di luglio. Si sovrappongono in fotogrammi veloci, i gentili ricordi della giovinezza, le difficoltà e i piaceri della vita di coppia, gli orizzonti e le albe, gli sguardi verso il cielo stellato e ancora una volta, la terribile indifferenza posata sulle violenze di Gaza. I poeti e le poetesse declamano le poesie con abiti rossi, richiamando all'attenzione del pubblico sui dettagli del vivere quotidiano e la contemporaneità.
Introduce e chiude il dott. Filipponi, che, riportando frammenti di interviste al Maestro Menotti, ricorda la sua brillantezza e caparbietà nel difficile compito di combattere l'ignoranza della provincia, imponendo all'attenzione mondiale la straodinaria carica innovativa del Festival dei due Mondi.
Qualcosa sul Maestro.
Spoleto e il Festival, una piccola isola dedicata all'educazione dello spirito della gioventù d'oggi. (Maestro G. Menotti 1959).
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