Famiglia: pinaceae
Genere: Pinus
Seguono qui i link della poesia e del video con poesia, ispirati dai boschi di pino d'Aleppo della bassa Valnerina.
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E' una pianta originaria del Gargano, presente anche nel sud dell'Umbria dove forma popolamenti misti in particolare Narni, Terni e Spoleto. In Liguria è specie coltivata poi spontaneizzata. Non si può escludere che questi popolamenti arrivino da vecchi rimboschimenti, oppure per la difficoltà di queste valli l'uomo ne abbia favorito lo sviluppo.
E' un albero che raggiunge i 20 m di altezza con fusto più o meno tortuoso; pigne di 6 -10 cm di lunghezza per 3-4 cm con semi alati. Chioma povera, con portamento onmbrelliforme, ma molto soggetta ad incendi sia nella parte bassa che nella parte alta. Corteccia grigio-chiara, nelle fessure rossastra. Molto simile al Pinus brutia Ten.
Troviamo questa specie su calcari duri, con suoli meno evoluti o calcari marnosi che danno origine a suoli più profondi. Nel primo caso l'ambiente è più arido, poichè il suolo trattiene poco l'acqua, che viene facilmente drenata via. Nel secondo caso, con una maggiore riserva di umidità il Pino d'Aleppo diventa una specie pioniera dell'Orno-Quercetum ilicis, con il leccio, la roverella, il carpino nero e l'orniello.
Ecco anche la poesia scritta sull'onda della scrittura del libro "Bosco che c'è" e letta durante le presentazioni...
Anche nel video, già al momento del montaggio, c'era traccia della distruzione dell'uomo contro gli uomini ad Aleppo...per non dimenticare le violenze, oggi.
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