E' passata una settimana dall'evento tenutosi nella libreria “Il Salvalibro”
di Via Gentile da Foligno 80, in Foligno,
venerdì primo luglio 2022, “ Per la Pace”. Ancora si sentono suonare gli strumenti e le voci, così come nella rete rimbalza ancora la suggestione grafica di Marta Perugini che ha introdotto la serata.
Fanno da cornice e sfondo i
cinquantacinquemila volumi ordinatamente riposti negli scaffali della libreria,
una miriade infinita di copertine e colori,
in cui vengono appoggiati gli “elementi”
di un gruppo eterogeneo di artisti che danno vita alle letture e a commistioni
musicali nel nome nella Pace.
Alla guida dei tempi poetici, c’è Giorgio
Filippi che, con la sua ironia e esperienza, legge e racconta le sue poesie tratte dal
libro Endimione: calma,
splendidamente tonda, inneggiando alla bellezza della Luna. Le arie e le
pause musicali delle annotazioni sono curate dal percussionista folignate
Lorenzo Filippi e dal pianoforte melodico-percussivo di Paolo Pablos Parigi.
“Mezz’ora dopo, in sala operatoria, mi apparve per la prima volta l’orrore:
la mano era esplosa e al suo posto c’era una palla disgustosa e bruciacchiata
fatta di muscoli e pelle, ossa e vestiti, sangue coagulato e frammenti di
plastica.”
La frase, tratta dall’ultimo libro di Gino Strada, ricorda gli orrori dei conflitti bellici, mentre l’apertura dello spettacolo è affidata a Joel Gentili, poeta di Montefalco che apre con un excursus storico sulla parola pace, passando per Erodoto e Aristofane. Gentili leggerà anche una sua poesia inedita durante il corso della serata.
Ma il pericolo è che vediamo solo
questo, che è mostruoso, e non vediamo l’intero dramma che si sta svolgendo
dietro questa guerra…
Cerca di mettere ordine con le
sue parole in questo clima di guerra, il Vescovo di Roma, Papa Francesco, che
viene citato durante lo spettacolo, come unico ed autentico faro per la ricerca
della Pace.
Paolo Pablos Parigi evoca il silenzio
ed il potere naturale del bosco e della natura. Con due interventi racconta il
paesaggio lunare del bosco di sera e le difficoltà della “martellata” nel bosco
umbro, richiamando uno dei due racconti editi da Joelle Editore nel 2020 ne “Il bosco che c’è” . Ancora una volta
l’autore ricorda come sia importante tornare alla natura ed ai suoi tempi,
senza voler accelerare i suoi cicli naturali, al fine di evitare quello che
oggi sta succedendo in termini di emergenza globale climatica.
Lorenzo Filippi, estroso percussionista appassionato dei suoni afro, fa risuonare con i suoi strumenti etnici alcuni dei suoi brani tratti dal suo ultimo progetto discografico, Aboriginal tribal dance, pubblicato nel dicembre del 2021. Apre e chiude lo spettacolo con due versioni inedite e riarrangiate del suo brano Coraggio.
Il progetto discografico di Lorenz.
Clicca qui sopra per sentire il brano di Lorenz, Soli rapide
ecco il link dell'articolo riportato sulla rivista La Tramontana.
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