sabato 31 ottobre 2020

Riflessione sull'involuzione dell'uomo - Taranto


Riflessione sull'involuzione dell'uomo

" Gli operai chiedono di fermare gli impianti!" Esternazione di un operaio di Taranto a Michele Riondino. Anche io credo che un operaio non possa volere di stare a casa. Ognuno di noi lavora per una retribuzione, per poter vivere, per poter crescere i figli, esattamente come hanno fatto i nostri genitori con noi. Non lavorare e non conseguentemente non essere retribuiti, non è una condizione normale. In Italia, questi paradossi eccetto per le categorie protette continuano a verificarsi.

L'uomo lotta da generazioni per far crescere la propria città, per creare le condizioni per vivere dignitosamente. Lotta per avere dei diritti e poi si ritrova ad avere un ambiente che non lo rispecchia più. Come è stato possibile che nessuno, per decine di anni non abbia mai alzato la voce?

 Taras, tu che sei un semidio come il pelide Achille, torna dal mare. Aiuta l'uomo stanco e contrito a trasformare le ciminiere in splendide e secolari foreste che producono ossigeno e depurano l'atmosfera dai metalli pesanti.  Potrebbe essere che tra le acque della Grecia, l'altro dì, quel maremoto ti abbia risvegliato? Può aver risvegliato Nettuno...

Cosimo ti lancio la palla per la rappresentazione del seguito della storia di TARAS, La Fabbrica e Taranto.

Taras e La Fabbrica, disegni e animazioni di Cosimo Brunetti.



giovedì 29 ottobre 2020

Riflessione dal pianerottolo di sotto




 ...Alle volte agli occhi dell'uomo calcolatore,  

sembra andare tutto nella direzione sbagliata, 

ma spesso è l'uomo che sta puntando una rotta fuori 

dalla sua portata o non idonea al suo essere. 

Qualcuno sta umilmente suggerendo 

di fare piccole correzioni


Dai, non è tutto da rifare!! 

Bisogna solo rivedere qualche dettaglio...

Come ci insegna la topografia, l'errore di qualche 

insignificante decimo di grado 

ci porta a compiere imprecisioni importanti 

sulle grandi distanze.

giovedì 22 ottobre 2020

Riflessione

RIFLESSIONE PROPOSITIVA 

...effettuate le consegne ai miei distributori di fiducia, 

ora inizio ad immaginare una situazione con la quale 

il libro possa al pubblico comunque presentare, 

nonostante l'avanzata  del contagio da virus.

Non sarà semplice...ma durante la notte di ieri ho pensato

che una risposta alle chiusure è possibile, ho immaginato

una bella intervista o intervento con i miei amici Poeti

delle pillole di poesia e letteratura senza paura ne veli,

perchè quello che è stato scritto, è ora inciso decisamente

in un libro eterno, fino all'ordine di macero del Ministero 

o del l'ultimo inutile, insulso e ignorante nullatenente.


mercoledì 21 ottobre 2020

Roger Waters - Two Suns In The Sunset

Today, we try too much often to forget those suns. I hope soon that the human race opens its eyes. 


It is beautiful version with the tribute of the singers of Lucius, Jesse and Holly. It is a session recorded during the lockdown.

Thank you Mr. Roger Waters.


Roger Waters - Vera / Bring The Boys Back Home

Uno dei brani più sentiti per me dell'album, 
benchè sia difficile scartare qualche nota nel capolavoro che è The Wall.

Certamente è molto suggestiva la nuova versione con le due incredibili cantanti dei Lucius. Da ascoltare e riascoltare. 
Ancora grazie per questo capolavoro, 
Mr Roger Waters!

https://youtu.be/7IVBsmkBirk


venerdì 16 ottobre 2020

Pubblicazione del mio " Il bosco che c'è"

Dopo tanto lavoro...
pubblicato
Grazie alle Edizioni Joelle, in particolare a Roberto Tavernelli per un lavoro di stampa, di ricerca della carta e di rilegatura, meticoloso e appassionato. 
La cura del particolare farà la differenza. 
GRAZIE MILLE!


 

giovedì 15 ottobre 2020

Meno uno....sento la carta respirare....

A luci accese

 Dopo una non notte

            tra pazzi fulmini bluastri

                    sotto un cielo accecato da bagliori pseudolunari

                                 tra  pressioni di umani e pedanti tormenti 

                                        arrivo sotto il mio tetto di cementoacciaio

                                                 guardo e respiro il calore adorato,

                                                                        sono qui trafelato, ma sono tornato.

                                                                                                                                

Foligno, 16.10.2020. Ore 0027.

                                                                                                                   Paolo Pablos Parigi



                    

lunedì 12 ottobre 2020

Video esperimento musicale...è stata una ricerca notturna...

 Videos

https://www.blogger.com/blog/page/edit/8229272865639388398/3922531653651198383

Meno tre giorni all'uscita del mio libro!



Mancano pochi giorni,

venerdì andrò a prendere il mio libro stampato a Città di Castello. 

L'attesa è emozionante. Ho fatto tutto quello che dovevo fare,

ma non vedo l'ora di avere tra le mani il libro.

Così inizia un nuovo percorso, che mi porterà verso la pubblicazione delle poesie. 

Sono molto molto emozionato.


Foligno, 13.10.2020. Ore 00:17

 

sabato 3 ottobre 2020

Su Keith Haring, l'intervento di Chiara D'Andrea

 

L’arte di Keith Haring 

Keith Haring disse che “i bambini sanno qualcosa che la maggior parte della 

gente ha dimenticato”. Una frase simbolo del suo amore per l’infanzia, 

periodo in cui scoprì il disegno e il mondo dei cartoni animati. 

La passione per l’arte gli fu trasmessa dal padre Allen, ingegnere e artista 

non professionista, con il quale da bambino passava ore a disegnare. 

Fu in particolar modo grazie ai cartoni animati di Walt Disney e Looney Tunes 

che trovò l’ispirazione per creare i vivaci personaggi delle sue opere.

Riconosciuto tra i padri fondatori della street art, Keith Haring ha portato 

il mondo del fumetto negli ambienti urbani, ha espresso le sue idee attraverso 

l’arte e creato uno stile unico e inconfondibile. Il suo percorso artistico, 

iniziato con la sua prima mostra importante al Pittsburgh Center for the Arts 

nel 1978, ebbe una svolta a New York, dove Haring vi si trasferì durante l'anno. 

Nella grande mela frequentò la School of Visual Art, dove conobbe gli artisti 

Kenny Scharf e Jean-Michel Basquiat e si fece strada grazie ai suoi disegni 

nelle stazioni della metropolitana e sui marciapiedi. Un universo creativo 

sperimentale in cui dominano immagini ricorrenti: omini danzanti, 

cani che abbaiano, dischi volanti, cuori, tv antropomorfe. La scelta di lasciare

 le sue opere in luoghi attraversati da tutti derivava dalla convinzione 

che queste dovessero raggiungere un pubblico ampio e diversificato 

e non soltanto un’élite. “L'arte vive attraverso l'immaginazione delle persone 

che la vedono. Senza quel contatto, non c'è arte”, ha dichiarato Haring 

in un’intervista del 1984.


La vita newyorkese dell’artista si divideva tra la realizzazione delle 

 sue opere,che con il passare degli anni diventarono sempre più un 

manifesto delle sue battaglie.

Un esempio è il celebre murales “Crack is Wack!” (1986) sul tema 

della tossicodipendenza  e le serate mondane in compagnia 

di Andy Warhol e Basquiat. 

Come molti artisti che amano sperimentare 

nuove forme espressive, all’inizio della sua carriera non ottenne subito 

il riconoscimento da parte della critica, né venne preso sul serio. Per lui 

l’occasione per farsi conoscere dal grande pubblico arrivò nel 1982, 

l’anno in cui oltre a partecipare alla rassegna d’arte “Documenta” e 

alla “Biennale” di San Paulo, riscosse grande successo grazie alla 

sua mostra nella galleria Tony Shafrazi.

Lo stile riconoscibile, semplice e accessibile delle sue creazioni artistiche lo 

portarono in breve tempo a imporsi anche oltre i confini statunitensi. Negli anni 

Ottanta riuscì a esporle all’interno di importanti istituzioni culturali e 

i suoi murales comparivano ormai in diverse città europee, in Sud America e

in Australia. Il passaggio di Keith Haring in Italia è testimoniato dal 

famoso murales “Tuttomondo”(1989), realizzato sulla facciata laterale 

della chiesa Sant’Antonio abate a Pisa. L’opera, l’ultima creazione dell’artista, 

composta da 30 figure dinamiche e concatenate tra loro, fu da lui stesso definita 

il suo progetto più importante, un inno alla pace e all’armonia nel mondo.


Purtroppo altri due interventi di Haring a Roma sono stati cancellati per 

un motivo decisamente singolare, ovvero per preservare il decoro cittadino. 

Il primo murales, che si trovava sulla facciata laterale del Palazzo delle 

 Esposizioni, fu rimosso nel 1992 per decisione dell’allora sindaco della 

città Franco Carraro, un gesto che suscitò scalpore fortemente criticato. 

Nel 2001 fu invece Francesco Rutelli a decidere di eliminare l’intervento 

di Haring realizzato sui pannelli trasparenti del ponte sul Tevere, in prossimità

 del passaggio della metro A di Roma, per non impressionare i turisti giunti 

nella Capitale per il Giubileo.

Ben consapevole che i murales avessero una vita più breve delle opere su tela, 

Haring non rinunciò mai ai suoi interventi urbani. Nelle sue ultime opere il suo 

estro creativo si fuse completamente con il suo impegno sociale a favore dei 

diritti degli omosessuali e della lotta contro l’AIDS, di cui si ammalò e che 

fu la causa della sua prematura scomparsa. Keith Haring scomparve il 

16 febbraio del 1990 a soli 31 anni.

 Il carattere personale, ironico e al contempo impegnato delle sue 

opere e la sua capacità di raccontare tanto la gioia quanto l’orrore e la paura, lo 

hanno reso negli anni un artista amatissimo e celebrato in tutto il mondo.

Poesia di Paolo Pablos Parigi

Di Keith Haring e Paolo Buggiano

 

Tracce di momenti

lotte metropolitane

sentimenti ferventi

nonostante il tempo

non troppo lontane.


Osimo, 03.10.2020. Ore 20:04. Scritta  sul quaderno  del museo all'uscita dalla mostra.

                                                                                                                    Paolo Pablos Parigi

venerdì 2 ottobre 2020

Ecco le prime uscite...

😀😀😀 CIAO 

Amico....così ho voluto iniziare a lasciare delle tracce digitali sulla mia attività artistica nei campi più disparati dell'arte. Le pubblicazioni cartacee sono per me fondamentali, e su quelle mi sono concentrato finora. Non ultima, l'uscita della mia prima pubblicazione. Un lavoro diverso dalla mia attività artistica normale, ovvero quella di occuparmi di poesia.

Ho voluto meglio presentare il mio blog...visto che quello che c'era prima era semplicemente una prova di saluto.

Prossimamente utilizzerò altri mezzi.


La brace del mio camino

La brace del mio camino
arancione fluo, grigio e nero miscela naturale di colori