mercoledì 24 febbraio 2021

Traccia del Bosco che c'è

 Così, in questo periodo in cui tutto viaggia in digitale esce l'articolo di giornale sul libro il "Bosco che c'è". Come il cartaceo, oggi che non si acquista la stampa e non si può girare? 

Tutto gira sul digitale. 

Anche questo foglio bianco, che diventa di qualsiasi colore, è digitale, ma noi amanti della carta, delle fiere, dei saloni  soffriremmo se tutto questo movimento sparisse. 

 Come dice la scrittrice Paola Mastrocola, in Diario di un talpa,  " a noi talpe-pubblico piace da pazzi andare per saloni, per libri, per fiere e per autori, per librerie. Imbucarci in una saletta ad ascoltare il nostro scrittore preferito, magari anche andare a salutarlo e riuscire a toccargli una zampa".

Si, così ancora una volta la carta, prima di riassaporare il gusto di assistere ad un milione di presentazioni e di osservare tranquillamente il cielo come ci suggeriva il mitico poeta Lawrence Ferlinghetti nella poesia " Poeta pescatore", distesi su di un prato anche dopo le ventidue. 

È il cielo a lanciare la sfida
il cielo ha bisogno di decifrare
anche se gli astronomi si sforzano di sentirlo
con le loro enormi orecchie elettriche
il cielo che ci sussurra costantemente
gli ultimi segreti dell’universo


Sul sito sottostante trovate il giornale www.nuoverigenerazioniumbria.com, a cura tra gli altri di  Andrea Chioini, a cui va un mio SPECIALE ringraziamento.

Rivista n.1

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La brace del mio camino

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