Sembrano luoghi lontani, invece sono molto più vicini di quello che sembrano. Sono anfratti inesplorati, sono considerati anonimi, ma unici, belli e selvaggi.
Dopo aver camminato per 600 m di dislivello dalle quote del Fiume nera, fino a salire a metà versante del Monte Solenne (altitudine 1286 m s.l.m.) per poi scenderne altrettanti per tornare a casa, ho voluto fermarmi e godermi i suoni della natura incontaminata. Non ho resistito.
Camminavo tra il Colle Borcino nel territorio della provincia di Terni e il Colle Cornachiara in provincia di Perugia. Percorrevo una mulattiera costeggiando un torrente senza nome, ma molto suggestivo. L'acqua era freddissima, cristallina. Non era l'effetto della sola primavera a rendere speciale la vista del bosco, ma era l'effetto dell'acqua che genera e attira a sè la vita degli esseri viventi. Al tramonto, il movimento di animali era straordinario.
Lo scopo della passeggiata? Tracciare un confine tra tre Comuni, oppure il confine tra due Comuni e due Province...insomma risalire alla posizione di vecchie proprietà, il cui tracciamento risale a qualche centinaio di anni. Emozionante e non per nulla semplice. Direi, un bel viaggio nella storia del paese tra lecci secolari, proprio come quelli che ho trovato nel bosco del Pino d'Aleppo...ne " Il Bosco che c'è ".
Tra le tante piante...l'Helleborus foetidus...ecco Lorenzo, come si chiamava quella pianta di cui avevamo imparato il nome....l'elleboro fetido... l'altro ieri ne ho trovato tanto!!
RispondiEliminaBel posto incantevole e di notevole ispirazione
Elimina...bisogna solo avere la prontezza di fermarsi, buttare via tutti i pensieri e cogliere l'ispirazione..
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