domenica 4 aprile 2021

I suoni della natura

Sembrano luoghi lontani, invece sono molto più vicini di quello che sembrano. Sono anfratti inesplorati, sono considerati anonimi, ma unici, belli e selvaggi. 

Dopo  aver camminato per 600 m di dislivello dalle quote del Fiume nera, fino a salire a metà versante del Monte Solenne (altitudine 1286 m s.l.m.) per poi scenderne altrettanti per tornare a casa, ho voluto fermarmi e godermi i suoni della natura incontaminata. Non ho resistito.

Camminavo tra il Colle Borcino nel territorio della provincia di Terni e il Colle Cornachiara in provincia di Perugia. Percorrevo una mulattiera costeggiando un torrente senza nome, ma molto suggestivo. L'acqua era freddissima, cristallina. Non era l'effetto della sola primavera a rendere speciale la vista del bosco, ma era l'effetto dell'acqua che genera e attira a sè la vita degli esseri viventi. Al tramonto, il movimento di animali era straordinario. 


 Lo scopo della passeggiata? Tracciare un confine tra tre Comuni, oppure il confine tra due Comuni e due Province...insomma risalire alla posizione di vecchie proprietà, il cui tracciamento risale a qualche centinaio di anni. Emozionante e non per nulla semplice. 

Direi, un bel viaggio nella storia del paese tra lecci secolari, proprio come quelli che ho trovato nel bosco del Pino d'Aleppo...ne " Il Bosco che c'è ".



3 commenti:

  1. Tra le tante piante...l'Helleborus foetidus...ecco Lorenzo, come si chiamava quella pianta di cui avevamo imparato il nome....l'elleboro fetido... l'altro ieri ne ho trovato tanto!!

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    1. Bel posto incantevole e di notevole ispirazione

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    2. ...bisogna solo avere la prontezza di fermarsi, buttare via tutti i pensieri e cogliere l'ispirazione..

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La brace del mio camino

La brace del mio camino
arancione fluo, grigio e nero miscela naturale di colori