Eventus dominicalis
Ci sono giornate nel corso della vita,
che ti fanno ritrovare la bellezza
semplicemente il passeggiare
in mezzo alla natura e vivere
una frugale cenetta in famiglia
calice colmo del frutto della vite.
Qui, con semplicità e estrema libertà intendo parlare di musica, di poesia, di scrittura, di scultura e di spettacoli...quelli che tengo con gli amici artisti. Mi piace pensare che si possa condividere l'arte con le persone, portando ad ogni incontro una nuova sperimentazione.
Eventus dominicalis
Ci sono giornate nel corso della vita,
che ti fanno ritrovare la bellezza
semplicemente il passeggiare
in mezzo alla natura e vivere
una frugale cenetta in famiglia
calice colmo del frutto della vite.
Chiuso prudenzialmente in casa, volevo sentire un pò il rumore delle auto e la voce di un amico, Roger Waters.
Roger Waters - Two suns in the sunset 2020
Un brano dell'album del 1980 dei pink Floyd, da molti considerato il primo disco solista del bassista della band. Pensatela come volete. Un album con una forte impronta di Mr Roger Waters. Questo ascolto è una mia colonna, una fondazione grazie alla guida illuminata di papà Luciano.
Yeah, we'll only be bound by the things we choose, traduco, sì, saremo vincolati solo dalle cose che scegliamo. Questo è un verso del brano dei LUCIUS, da un album del 2013. Così ci troviamo durante la vita a scegliere una strada fatta di oggetti, persone, di situazioni. Possiamo anche dire che scegliamo più che una strada, delle situazioni, delle persone e delle cose. Questi tre ingredienti diventano la chiave di volta di ogni nostro passo, ogni istante. La vita è un castello finito di giorni, di mesi e di anni che scorrono inesorabili e non ti danno il tempo di pensare. Tutto rotola dentro questa centrifuga che è la vita e non c'è modo di fermarla per ragionare.
Alessandro D'Avenia il 22 novembre sul Corriere della sera parlava di sospensione, di pause inaspettate dettate dagli avvenimenti, che ci toccano più o meno direttamente. Come per dispetto sembra ci buttino in un limbo sospendendoci ma forse, a pensarci bene, ci danno una possibilità di ragionare, di riflettere, di ripensare e riprogrammare.
Forse, il COVID 19, oltre a riportarci alla natura, alle cose semplici della casa, della vita coniugale, ci propone anche di rivedere qualche aspetto del nostro modo di pensare e di agire. Tuttavia, entrare in queste nuove dinamiche in modo così improvviso e con una notevole quantità di ferite e drammi, non è proprio ciò che ci si aspetta da un vita spensierata e felice. Il rallentamento economico mondiale risulta comunque essere un'opportunità da sfruttare e non da subire soltanto. In genere, si impara dagli errori e in questa società di errori ne vengono fatti parecchi e in modo seriale da secoli. Qualcuno ha sfruttato già in positivo, fin da subito, riconvertendo le produzioni, qualcuno continua a non vedere e qualcuno non vuole sentire. Rimane una situazione da valutare, una scelta da ipotizzare, un ponte sospeso sul futuro.
Una luce cominciò a tremare all'orizzonte della sua mente. Non era così vecchio, trentadue anni. Si poteva dire che il suo temperamento stava per raggiungere la maturità. Così il personaggio di Joyce in The dubliners, intravede una possibilità, una luce, così dal giorno alla notte improvvisamente. "Lui ha visto la luce, lui ha visto la luce!" avrebbe detto John Belushi. Noi riusciamo ad intravedere l'obiettivo? Io credo senza dubbio di si, e voi?
San Martino di Giosuè Carducci...uno dei miei poeti preferiti. La poesia è letta dall'artista spoletino Cosimo Brunetti. Vi lascio alla lettura nel bel mezzo di un paesaggio di campagna immerso nella nebbia.
https://www.facebook.com/cosbru/videos/10220930763753414.
Tra le fronde degli alberi infreddolite, si vede uno scoiattolo rosso arrampicarsi sul tronco. Sale veloce girando a spirale intorno al monumento naturale. Scompare dietro la branca principale. Dello scoiattolo ho trattato ne "Il Bosco che c'è". Ho inserito nelle note e delle curiosità.
Uno dei miei ispiratori nel periodo gennaio-ottobre del 2020, durante la scrittura de " Il bosco che c'è", - scusate il bisticcio - è sicuramente Paolo Jannacci. Poliedrico strumentista e artista sulla scena dello spettacolo mondiale che scrive nel suo ultimo album recita:
...Il cervello si sbriciola, in preda ai ruffiani
i capelli ingrigiscono, le forze svaniscono
gli amici scompaiono, le luci anneriscono...
...così, illuminato da queste semplici parole, sempre più convinto e determinato ho scritto. Sedutomi sulla sedia, ho deciso di comunicare alle persone, amici e non, le problematiche che si generano nei lavori forestali e agricoli. Entrando nel dettaglio mi sono soffermato sull'importanza della natura per l'uomo e la complessità dei fenomeni strettamente legati al bosco.
L'unica cosa che so fare è sognare. Ho sognato e realizzato "IL BOSCO CHE C'E'".
Prima che le luci si anneriscano e le forze svaniscano vi invito all'ascolto di:
Paolo Jannacci - L'unica cosa che so fare - 2019
Grazie ancora una volta Paolo!
L'ennesimo contatto
a papà Luciano
Solo incontri notturni
sottendono
un legame
un filo
verso l'infinito
sussurrano
all'anima
contaminata,
colpita
donano
d'improvviso
pura,
eterea e vitale
linfa,
lumi taciturni.
Paolo Pablos
Parigi
A Foligno, è già il 10
novembre 2020. Ore 00:41.
Oggi, 13.11.2020, ore 23:20.
Ho pensato che il contatto può anche intendersi come una vicinanza, come due curve che non si toccano ma tendono l'una all'altra. Andranno in due direzioni diverse ma alle volte si avvicinano.
L'ennesima vicinanza
a papà Luciano
Gli incontri sono diurni
casuali e sempre toccanti
sospingono lievi brezze
mattutine e solleticanti
il naso, leggiadre carezze
alla vista color blu cobalto
balenanti nell'atmosfera
in fuggevoli apparizioni
a San Lorenzo, promesse.
Paolo Pablos Parigi
Si immagina che le poesie del Trasimeno esaltino una visione sulle acque chete del lago. Invece, il poeta alza gli occhi e osserva la montagna.
Urla il monte
onde d'uccelli neri
...magari tordi o merli, che sorvolano l'isola con voli spettacolari. Soprattutto qui, in Umbria amano cimentarsi in disegni tridimensionali nel cielo azzurro...
poi il silenzio
adagia il giorno
..è il crepuscolo. Gli uccelli usciti verso le 18:00 dai loro nascondigli, per bere e cibarsi, si spostano sopra le chiome scure delle roverelle adagiate sui versanti tenui del Monte. Così viene immortalato dal poeta Giorgio Filippi, il tramonto di una giornata che si prepara a ricevere la Luna nel cielo. Oppure no. Il poeta contempla la natura, mentre gli uccelli nel cielo aspettano semplicemente il buio della notte senza la Luna. Si muovono armonicamente fino all'ultimo benedetto filo di luce.
Dopo Blu Luna del 1990, Selene del 1998, Endimione del 2013, Cyrano del 2015, Azotea di Luna del 2017 e Elianto del 2018, arriva nel chiacchierato e mezzo contagiato luglio del 2020, un altro passo sommesso e illuminante del poeta Giorgio Filippi: Agilla, poesie per il Trasimeno in una notte d'estate.
Arriva con passione e coraggio alla pubblicazione del suo settimo libro di poesie. Ripercorre le tracce di una storia d'amore che sfuma attraverso le brume e le acque del mitico Lago Trasimeno. Nella sua ricerca, proprio sulle sponde umbre del lago, Giorgio trova anche la collaborazione di un disegnatore di caratura internazionale, qual è Moreno Chiacchiera e un celebre giornalista delle testata nazionale Rai, Andrea Chioini. Il tutto viene raccolto dal sapiente nome delle Edizioni Thyrus, che lavora tra i borghi pittoreschi e poco assolati della trasognante bassa Valnerina. E' semplicemente un percorso che si dipana negli anni e che procede alla scoperta di storie leggendarie. Il solo fine è quello di aprire ai giovani, la strada maestra per il futuro. Solo coltivando il sogno i ragazzi possono imparare a far volare la loro vita.
Tre articoli su Giorgio Filippi.
Buon giorno al Mondo,
ho deciso di pubblicare un esperimento che avevo effettuato nel 2018.
Secunda imago è una mia poesia del primo di marzo.
Musicata e gentilmente concessa dal mio amico Dj Poggio First Case.
Questo brano contiene tracce della mia voce poetica. Alcune di queste ultime si trovano deframmentate nel libro scritto dopo due anni:
Il bosco che c'è. Giocoso manuale sul Pino d'Aleppo e altre storie.
Buon ascolto.
Paolo Pablos Parigi