martedì 27 aprile 2021

Prendendo un caffè

 Sentendo l'odore dell'asfalto esaltato dalle prime gocce di pioggia, pregusto il momento in cui quell'odore verrà sopraffatto da quello forte dell'erba bagnata. Il mio pensiero si è perso tra le chiome delle leccete delle montagne attraversate dalla Strada Statale 209 della Valnerina. 

Vola verso il ricordo di quando con papà Luciano percorrevamo la stessa buia via sotto la pioggia con intorno una vaga luminescenza.

Mangio finalmente al tavolo, il mio panino speciale confezionato dai proprietari del Birrificio nursino a Borgo Cerreto.

Mentre sorseggio dell'acqua, lo sguardo mi cade sulle assi di abete bianco del tavolo: sono saldamente fissate su una solida struttura in scatolato a sezione quadrata di ferro.

Ora prendendo il caffè, noto delle lettere incise sul piano: 

LU. PA.  

E' l'acronimo che componeva l'indirizzo email di papà.


Clicca per ascoltare il brano dei Lucius

Lucius - Feels like a curse


Oh, I know you're lost, the world is cold and you
Forgot your hat, your jacket and your shoes
What's there to lose?




domenica 18 aprile 2021

La Noemi del 2021

Una Noemi diversa...sulla sua nuova via del successo. Si parla tanto del suo cambiamento, che possa piacere o no. Il cambiamento è parte del nostro essere vivi e sempre in movimento, verso le direzioni più diverse. 

Noemi - Glicine

Clicca per vedere il video

Le critiche, soprattutto in Italia, saranno sempre tante: non importa. E' ottima cosa, essere contenti di se stessi, di come si cresce, di come si diventa e degli obiettivi che si vogliono continuamente raggiungere. 

Basta non sentire le chiacchiere intorno. 

Sono uniche e assai più piacevoli le cascate di chiacchere di Noemi. Mi piace sentirla raccontare la sua voglia di cantare e di comunicare quello che sente, quello che ha generato il suo ultimo "Metamorfosi". Nell'album ci sono brani che vanno ascoltati e riascoltati per poter cogliere delicato il suono di quell'anima sorridente e intensa.  

Questa sera Noemi su RTL 102.5 è tornata in live, con uno splendido vestito giallo, delle scarpe con il tacco fiorite e dorate, con i suoi lunghi capelli arancio-intenso e un leggero trucco sul rosa sopra gli occhi. Bello sentirla cantare in acustico, bello osservarla intimamente adagiata sulla tastiera del pianoforte a liberare le sue canzoni. Emozioni uniche.

Generalmente, camminando in bosco si dovrebbero solo sentire i rumori della natura, ma per via delle chiacchiere il cervello discute animatamente con la coscienza.

 



giovedì 15 aprile 2021

Sesto mese...

Sesto mese... 

Che pensavate! Non è il sesto mese di gravidanza! 

E' il 16 di aprile del 2021, l'anno del bufalo, secondo l'oroscopo cinese. Non posso non ricordarmi di festeggiare il sesto mese di vita de" IL BOSCO CHE C'E' " . 

Ha avuto uno genesi lunga nove mesi, ideato a gennaio 2020, concepito a febbraio e nato ad ottobre come previsto, senza ritardo, come invece succede spesso ai tempi della "quotidianità" del suo autore.

 Dopo essere stato posato con cura su carta, ha intrapreso subito molte strade distanti da Foligno. Dove si è andato a nascondere non lo so. Per certo, nonostante la pandemia covidiana, come tutte le giovani vite ha iniziato a muoversi, alla ricerca di biblioteche e salotti, librerie e scrivanie, mani, orecchie e occhi.

"Non riesco a vedere la tua mamma neanche da quassù, ma sono sicuro che starà già cercandoti. Piange se non ti trova. Fortunato te che ancora non sai cosa vuol dire essere un boccone nel bosco!"

Il maestoso Pino d'Aleppo parla al leprotto, mentre fugge spaventato.  Il piccolo animaletto indifeso fugge e svicola con sicurezza tra un cespuglio e l'altro. 

Troverà la strada di casa, si perderà tra la fitta boscaglia o troverà un nemico che vorrà eliminarlo?


Clicca sul link per ascoltare Zombie



Il brano rock è magicamente interpretato dalla pianista russa Gamazda. La sua ricostruzione melodica al pianoforte potrebbe mutare la fine del racconto?  A voi il finale....fatevi ispirare....



sabato 10 aprile 2021

I suoni del camminare nel bosco


Il suono del salire nel bosco, passo dopo passo. 

Era una mattina di lavori e non ero esattamente senza angosce. Mentre camminavo, sentivo il cuore aumentare le pulsazioni, ma dopo poche centinaia di metri con i miei passi difficoltosi tra rocce e terra, piante e acqua, il mio pensiero era già diventato positivo. 
Ho iniziato a vedere alla mia portata, l'obiettivo di chiudere e risolvere i problemi che prima, al volante dell'auto, affollavano caoticamente il mio pensare.  

Trovavo una certa inaspettata tranquillità per mettere ordine nelle mie impressioni per riflettere.


Anche io come Tiziano ero diventato ricco improvvisamente: avevo tempo e un silenzio naturale, una maestrale sinfonia naturale e necessaria, insomma un lusso che durante le giornate lavorative moderne pochi riescono a permettersi. 

domenica 4 aprile 2021

I suoni della natura

Sembrano luoghi lontani, invece sono molto più vicini di quello che sembrano. Sono anfratti inesplorati, sono considerati anonimi, ma unici, belli e selvaggi. 

Dopo  aver camminato per 600 m di dislivello dalle quote del Fiume nera, fino a salire a metà versante del Monte Solenne (altitudine 1286 m s.l.m.) per poi scenderne altrettanti per tornare a casa, ho voluto fermarmi e godermi i suoni della natura incontaminata. Non ho resistito.

Camminavo tra il Colle Borcino nel territorio della provincia di Terni e il Colle Cornachiara in provincia di Perugia. Percorrevo una mulattiera costeggiando un torrente senza nome, ma molto suggestivo. L'acqua era freddissima, cristallina. Non era l'effetto della sola primavera a rendere speciale la vista del bosco, ma era l'effetto dell'acqua che genera e attira a sè la vita degli esseri viventi. Al tramonto, il movimento di animali era straordinario. 


 Lo scopo della passeggiata? Tracciare un confine tra tre Comuni, oppure il confine tra due Comuni e due Province...insomma risalire alla posizione di vecchie proprietà, il cui tracciamento risale a qualche centinaio di anni. Emozionante e non per nulla semplice. 

Direi, un bel viaggio nella storia del paese tra lecci secolari, proprio come quelli che ho trovato nel bosco del Pino d'Aleppo...ne " Il Bosco che c'è ".



La brace del mio camino

La brace del mio camino
arancione fluo, grigio e nero miscela naturale di colori